Può uno sparatutto attrarrre centinaia di migliaia di videogiocatori in tutto il mondo per la sua “non violenza”? È quello che si augurano in Nintendo, dove le “stranezze” sono evidentemente di casa. Il protagonista della vicenda di cui vogliamo oggi parlarvi si chiama Splatoon (ne abbiamo parlato brevemente qualche settimana fa) ed è uno sparatutto… “non violento”, dove si spara per non uccidere.
Ora, detta così non sembra essere la trovata più sensazionale di questo mondo. Eppure questo esperimento sta suscitando grande interesse da parte dei videogiocatori di tutto il globo, evidentemente attratti da un prodotto nuovo, e non solo per Nintendo. In Splatoon, infatti, non si spara per uccidere, ma per imbrattare il più possibile le arene di gioco con il colore della propria squadra. Se invece si colpisce (a questo punto, verrebbe da dire, malauguratamente) un proprio avversario, si costringe il nemico a una rigenerazione in altra area. Continua a leggere