Sembra che ogni partita che gioco in questi giorni sia una rivisitazione di un gioco più vecchio. Questo è vero nel caso di Hauted House. Il videogioco è basato su un vecchio titolo omonimo che probabilmente pochi di voi avranno giocato o almeno sentito nominare.
Il videogame originale è stato rilasciato da Atari per la sua console Atari 2600 nel febbraio del 1982.

Com molti giochi rifatti, l’idea originale è quasi sempre la stessa. Il luogo, in cui è ambientata la trama del vecchio Hauted House, è una casa stregata e il protagonista rappresentato da due occhi è chiamato Samuel Silverspring.

Nel sequel, il giocatore agisce nei panni di uno dei nipoti di Samuel: o Jacob o Silvia. Ci viene raccontanto nella prefazione che i due nipoti hanno cercato di indizi sulla scomparsa del nonno per anni.
Ora, hanno ricevuto una lettera indirizzandoli allo Spirito Bay e la Mansion Graves. I comandisono facili da imparare: la leva analogica sarà dedicata agli spostamenti, il tasto C permetterà di selezionare uno dei due oggetti che saremo in grado di trasportare, mentre il tasto A tornerà utile per frugare tra i vari mobili alla ricerca delle essenziali, almeno sulla carta, fonti di luce.

Il gioco inizia proprio quando il protagonista arriva alla Mansion per un sopralluogo.
Tutto in Haunted House suona come una versione aggiornata dell’originale. Il vostro compito è quello di passare attraverso i 20 livelli del gioco mettendo insieme quello che è successo a Samuel e trovando l’urna che anche il vecchio protagonista stava cercando.

Nel gioco si vagherà per le oscure stanze della villa controllando tutti i meandri, cercando le chiavi necessarie ad aprire le porte ed arrivare alla fine del livello sani e salvi.

I vari nemici che si incontrano in un viaggio esplorando la Mansion Graves comprendono i pipistrelli, ratti, fantasmi e doccioni (gargoyles), i quali possono erodere la tua vita.
I nemici più forti possono anche congelare sul posto, costringendoti a scuotere il Wii remote per andare avanti ancora una volta. Tuttavia, anche in livello più difficile, i nemici non sono terribilmente veloci o forti.

Per rendere il gioco più difficile gli sviluppatori hanno scelto di dare una visione particolare al giocatore. La telecamera non si muove mai dalla sua posizione di partenza, che per la maggior parte va bene, tranne se stai verso il fondo della stanza perché il personaggio finirà sempre bloccato al muro.

La grafica è in stile cartoon e divertente; le sorgenti di luce infondono un aspetto un po’ diverso dal solito. Il sonoro è decisamente minimale con qualche risata inquietante o rumore ma soltanto occasionalmente.
In termini di gameplay si procede attraverso i livelli in maniera progressiva, all’inizio gli enigmi e i nemici sono più semplici da affrontare mentre man mano che si va avanti le cose si fanno più ardue.

A differenza del titolo originale, Hauted House è più longevo ma probabilmente per alcuni potrebbe diventare un po’ monotono.
Siccome Hauted House non è un gioco (rispetto alla media) molto costoso non si può pretendere chissà quali meraviglie. Sarebbe stato più bello se i livelli fossero più differenziati l’uno dall’altro perché il gioco tende ad essere un po’ ripetitivo.
Ciò nonostante non è un gioco brutto anzi, è piacevole trascorrere qualche ora che poi diventano molte perché questo gioco è molto coinvolgente.

Di MattiaG

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