Ghostbusters - recensione - WIICi sono voluti più di 20 anni dalla nascita del mito degli acchiappafantasmi per creare un buon videgioco d’azione per consolle casalinghe; dopo i tentativi (falliti) su GameBoy e Nes, i Ghostbusters ritornano su XBOX360, PS3 e Wii, riscuotendo un ottimo successo dal pubblico.

Il gioco ci presenta gli avvenimenti nella New York degli anni 90, e si contestualizza subito dopo il secondo film. Impersoneremo una giovane recluta che si troverà immediatamente a confronto con ectoplasmi di ogni genere (il primo è il mitico Slimer), in seguito a un misterioso ritorno di Gozer, nemico del primo film.

Ghostbusters

La versione Wii ha sicuramente il suo punto di forza nel sistema di controllo: il nostro Wiimote fungerà da zaino protonico e con il Nunchuk lanceremo le trappole per imprigionare i fantasmi. Il gameplay è piuttosto vario ed è impreziosito da elementi come il rilevatore di energia psicocinetica e la possibilità di “collezionare” i dati dei fantasmi, tramite scansioni “alla Metroid”.

Ghostbusters

A livello tecnico il gioco si presenta con una grafica cartoonesca, mille volte usata in titoli Wii, che però non stona con il gioco. L’audio, invece, è perfettamente implementato, le voci sono quelle originali dei doppiatori italiani dei ghostbusters e le musiche tratte dalla colonna sonora dei film (con qualche arrangiamento).

Di MattiaG

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