E’ da un po’ di anni che la tanto amata saga di EA Need For Speed non ci regala dei capolavori. Era una volta il tempo della clandestinità dove poteri “taroccare” la vettura a piacimento, poi arrivò il tempo delle corse più serie e più “legali” con Shift, il titolo sicuramente più simulativo.
Arricchita dall’esperienza, EA sembra intenzionata a confermarsi e superarsi. Hot Pursuit torna sì al passato, ma trova nei ragazzi di Criterion Games, gli stessi di Burnout Paradise, i perfetti genitori capaci di donargli il codice genetico più indicato per la creazione di un altro capolavoro.
Il concept di gioco è il medesimo del titolo originale di 10 anni fa, dovremo decidere se scappare o essere inseguiti e, una volta scelto uno dei diversi bolidi, partiremo con la nostra corsa sfrenata. CErcare di accumulare Turbo è vitale, e per farlo è necessario guidare nel modo più spericolato possibile, ma non è l’unica tecnica in mano agli inseguiti. Una frenata brusca può costituire un’ottima manovra evasiva, la radio avverte sui posti di blocco lungo la strada e in qualsiasi momento si può cambiare il senso di marcia. Tutto è permesso purché si sopravviva.
Dal canto loro i poliziotti hanno un unico vero obbiettivo: danneggiare completamente l’auto avversaria fino a farla saltare in aria. I continui e deleteri tamponamenti sono la via più facile, ma anche lo spingere con un minimo di strategia l’avversario contro gli oggetti dello scenario può essere una tecnica sempre valida.